sabato 8 luglio 2006

DA BOLOGNA A PARIGI, AL VIA LA TERZA SETTIMANA DI COSTARENA 2006
12-14 luglio, ore 21, Centro sociale G. Costa

CostArena 2006, la rassegna estiva organizzata ogni estate dall’associazione culturale UNI.ASS.BO. presso il centro sociale Giorgio Costa, in via Azzo Gardino 48, nel pieno centro storico-culturale di Bologna, ha aperto i battenti il 22 giugno scorso, ed è ormai in pieno fermento per la terza settimana di programmazione. Ad accogliere i cittadini che ancora non vanno in vacanza ci sono artisti di ogni genere, nonché l’immancabile osteria, che a partire dalle ore 20 offre la possibilità di cenare con piatti tipici della tradizione emiliana, frutta e bibite rinfrescanti per alleviare la calura estiva.

Sono due gli appuntamenti da non perdere questa settimana. Si inizia mercoledì 12, con lo spettacolo canoro curato da Archiginési, associazione culturale dialettale, che ripropone la serata-concerto dedicata alla canzone dialettale e popolare bolognese, già messa in scena il 17 giugno all’interno di “Borghi e Frazioni in Musica”, concerti curati della Provincia di Bologna. Piccolo Viaggio nella Canzone Bolognese vuole essere un omaggio alla canzone popolare tradizionale, scritta e interpretata in dialetto, e soprattutto ai due cantautori dialettali più famosi della città, Carlo Musi e Quinto Ferrari, che hanno dato espressione, con le loro canzoni, alla vivacità e alla giovialità dello spirito bolognese. Saranno Mauro Mattioli e Loris Ferrari, rispettivamente voce e chitarra, a ricreare l’atmosfera, attraverso canzoni del repertorio popolare, quali Piron él Furnàr, La Madunéina dal Bourgh’d San Pir e Piratt Sugabatt, passando per L’Andrica e l’intramontabile Fira ed San Lazar. Un concerto dunque, ma anche una serata di intrattenimento, che intende rendere partecipe il pubblico non solo di un genere musicale, ma di un’intera cultura, che appartiene alla città e a tutti i suoi abitanti, ma che rischia purtroppo di soccombere al ritmo veloce della modernità.

Di tutt’altro genere invece sarà Allosanfan 2006, che UNI.ASS.BO. allestisce venerdì 14 per ricordare il giorno della presa della Bastiglia, inizio della Rivoluzione Francese e data simbolo della contemporaneità storica. In un clima festoso e godereccio, l’esperto Raffaele Riccio ricreerà in maniera suggestiva l’atmosfera parigina di fine ‘700, attraverso immagini, suoni, canzoni e letture dell’epoca. Verranno infatti riproposti i testi di canzoni storiche della rivoluzione (a partire dal più che famoso inno nazionale francese), illustrazioni documentarie dell’epoca e letture di testimonianze più o meno illustri. Le associazioni che, all’interno di Uni.Ass.Bo., saranno maggiormente coinvolte in questa serata sono TEN-Teatro Espressione Nuova, i cui attori interpreteranno i brani letterari, e I Cinque Sensi, che curerà l’altro aspetto fondamentale della serata, ossia quello gastronomico. A differenza delle altre serate, il menù dell’osteria all’aperto rispecchierà l’epoca presentata, attraverso la rielaborazione di piatti tipici settecenteschi, di cui il pubblico potrà godere in contemporanea allo spettacolo.

Per tutte le serate l’ingresso è libero e riservato ai soci Uni.Ass.Bo. (tessera 1 Euro).
L’osteria all’aperto è attiva dalle ore 20, mentre gli spettacoli avranno inizio alle 21Per informazioni sul programma: ten@fastwebnet.it, Tel: 347 0136000

domenica 2 luglio 2006

VOGLIA DI SPAGNA...
Nonostante sia appena stata in Irlanda, e nonostante siano passati ormai tre anni da quando ho finito il mio periodo di Erasmus ad Almeria, la nostalgia della Spagna è ancora forte. Soprattutto, è l'estate che mi manca...l'estate spagnola, andalusa, l'estate costiera, mediterranea, quasi africana. Vorrei poter tornare a casa accompagnata dall'odore del caprifoglio, dal rumore delle onde, dal vento salato e un po' sabbioso che c'è sulla spiaggia, e che ti fa "sentire" il mare ovunque tu sia.
Forse il fatto di aver visto recentemente uno spettacolo di flamenco ha risvegliato in me il desiderio di vivere la "gitanità" del sud, dove questa danza popolare è patrimonio genetico di molti, e dove le bulerìas si possono ascoltare ovunque, in macchina, nei caffè o anche lungo i marciapiedi.
E forse, il fatto di aver visto "Volver", l'ultimo, stupendo film di Almodovar al cinema (in lingua originale tra l'altro, non me l'aspettavo e ne sono stata felice), mi ha ricordato come gli spagnoli siano da un lato molto simili a noi italiani (basti il fatto che Almodovar si sia ispirato alla Loren della Ciociara per il personaggio di Penelope Cruz), ma abbiano un non so che di particolare, unico. E' quasi una magia, uno scintillio negli occhi, un guizzo che rende l'aria più leggera e frizzante, più respirabile. Le tensioni se ne vanno, il ritmo rallenta ma senza sensi di colpa perchè tu sai che la tua vita è lì, e che "todo se hace".