Avere un e-reader ha senza dubbio dei vantaggi. Ad esempio,
puoi leggere un libro di 1000 pagine senza far esplodere la borsa quando te lo
porti in giro, o indolenzirti le braccia quando leggi sotto le coperte. Puoi
leggere in lingua originale con l’aiuto incorporato del vocabolario, senza
dover posare il libro tutte le volte che non hai capito, e senza invadere il
divano – o ancora peggio, il letto – con altri pesantissimi tomi. E poi, c’è l’enorme
vantaggio di avere moltissimi classici a tua disposizione e praticamente gratuiti.
Però. PERO’ leggere un ebook non è la stessa cosa che
leggere un libro vero, di carta. Manca la poesia.
COSE DEI LIBRI CARTACEI CHE MI MANCANO QUANDO LEGGO UN EBOOK
- Annusare le pagine: aprire a caso e tuffarci dentro il naso, sia quando il libro è intonso, sia quando è stato letto e riletto
- - Toccare gli angoli, sentire la consistenza della carta. Sfogliare a caso, ascoltare il rumore delle pagine che girano
- - Rigirarsi il libro tra le mani una volta finito, stringerlo e guardarlo prima di lasciarlo definitivamente andare
- - Rileggersi la quarta di copertina finchè non ti si è stampata nella memoria, perché si crei quella voglia di immergersi nella storia il prima possibile, o per staccarsene di tanto in tanto, prima di farsi di nuovo travolgere
Quindi credo proprio che la partita libro vs ebook la vinca
il libro, 1-0.
Nessun commento:
Posta un commento