giovedì 30 settembre 2010

NIENTE PAURA

La Costituzione italiana è stata scritta da e per una popolazione ispirata da valori ormai molto lontani da quelli dei giorni nostri, e dai quali sarebbe bene farsi nuovamente contagiare. Nel suo intervento nel film Niente Paura, Paolo Rossi, lamenta il fatto che l’italiano del 2010 ha perso interesse a partecipare attivamente alla realtà che lo circonda. Nel secondo dopoguerra, gli italiani che redassero la costituzione volevano (dovevano) cambiare il mondo. Erano uomini attivi, propositivi, coinvolti, battaglieri, lavoratori, pronti a combattere (nel senso letterale del termine) per una realtà migliore, per ritagliarsi un posto nella società in cui poter far valere la propria voce.
L’italiano del 2010 – dice Paolo Rossi – si lamenta, si indigna, borbotta, minaccia, ma poi spegne la luce e va a dormire, e ricomincia un altro giorno senza che abbia FATTO nulla. E così, aspettando, sperando, la vita va avanti e la realtà non cambia. Cito dal film: “Questo paese non è di chi lo governa, ma di chi lo abita”: cioè, NOSTRO. Di TUTTI. E tutti abbiamo il DOVERE di realizzare il sogno di una vita migliore. Le nostre azioni, anche le più piccole, hanno un significato e delle conseguenze. L’indignazione non serve a niente se non è accompagnata da una proposta, da una protesta, da una partecipazione interessata.
Nel film di Piergiorgio Gay sono molti gli interventi di personaggi famosi (oltre a Paolo Rossi e Ligabue), da Verdone a Margherita Hack, da Umberto Veronesi a Fabio Volo; ma sono altrettante le voci di giovani “qualunque” che raccontano di una realtà che non piace, di un disagio comune, di un muro che si vorrebbe sfondare. Una diciottenne dichiara che i ragazzi più giovani non hanno conosciuto l’Italia delle contestazioni, dell’interesse sociale, della democrazia vecchio stile indomma, quella con la D maiuscola. L’Italia di personaggi forti e positivi come Berlinguer e Pertini: per questo penso che il film dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole d’Italia: perché è uno specchio che riflette l’immagine rassegnata e stanca di un’Italia ignorante e noncurante. I ragazzi dovrebbero sapere che Pertini - ormai molto tempo fa - condannava i politici coinvolti in scandali e corruzioni, e dichiarava con tutto il vigore possibile che chi fa politica deve avere le “mani pulite”; devono sapere chi è Guido Rossa; devono conoscere la gravità del delitto Falcone e tutto ciò che ne è conseguito; devono vedere le immagini della prima nave, stipata da 20.000 profughi (20.000!!), arrivati dall’Albania nel ’91. Devono sapere come eravamo, come siamo. Devono voler essere migliori.

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